lunedì 30 agosto 2010

Novità sulla mummia di Similaun

CLT - Uomo di Similaun/ "Oetzi fu seppellito, non morì dov'è stato trovato"
Roma, 26 ago (Il Velino) - Il luogo dove è stato ritrovato il corpo di Oetzi, l’uomo di Similaun scoperto nel settembre 1991 sulle Alpi Venoste, potrebbe essere non il luogo della morte, bensì quello di una sepoltura rituale, come si conviene a un personaggio importante. A rivelarlo è uno studio condotto dal professor Luca Bondioli, del museo Preistorico etnografico “Pigorini” di Roma, e pubblicato sull’ultimo numero della rivista Antiquity. A far propendere per questa tesi, il confronto delle microspore rinvenute nel corpo e nell’ambiente circostante. “L’analisi dei pollini ritrovati nello stomaco di Oetzi sono primaverili e quelli rinvenuti nel ghiaccio che lo avvolgeva sono estivi. Una leggera discrepanza temporale che fa suppone che il periodo di deposizione del corpo ad alta quota non sia avvenuto subito dopo il decesso”, spiega Bondioli al VELINO. L’ipotesi della morte “in loco” avanzata dagli scopritori, inoltre, sembra scontrarsi anche con le problematiche legate alla conservazione del cadavere, diversa rispetto a un corpo che viene sommerso da un ghiacciaio. Un ulteriore discrepanza riguarda poi l’ipotesi della morte dell’uomo di Similaun in seguito ad uno scontro tribale. “Un individuo che scappa difficilmente ha la possibilità di portare con sé oggetti come quelli che sono stati invece ritrovati - fa notare Bondioli - soprattutto perché alcuni di essi non sono finiti, come un arco e una freccia senza punta”. Strumenti quindi inutilizzabili in caso di uno scontro. Ma a far propendere per la tesi di una sepoltura rituale, c’è anche il fatto che tra gli oggetti rinvenuti vicino a Oetzi, ce ne solo alcuni di estremo valore. “Una circostanza quantomeno singolare che cose così preziose per l’epoca siano state abbandonate e che il corpo non sia stato depredato di questo ricchissimo corredo”, sostiene l’archeologo.

Una simile teoria, tuttavia, non convince altri studiosi. Sul sito della Bbc, il medico che ha condotto l’autopsia originaria sui reperti di Oetzi, il professor Frank Ruehli dell’università di Zurigo, si è detto scettico nei confronti di tale interpretazione. “Il braccio sinistro del cadavere si trova in una posizione strana - ha detto Ruehli -. Deve essere successo al momento della morte. Se Oetzi era davvero un capo tribù, perché la sua gente non ha spostato il braccio in una posizione più naturale, come ci si sarebbe potuti aspettare nel caso della sepoltura di una persona importante?”. “Probabilmente perché il trasferimento del corpo è avvenuto un ambiente semifluido di ghiaccio e acqua, che ha spostato la posizione del braccio - replica Bondioli -. Forse il corpo era già parzialmente disidratato, perché era stato conservato nel ghiaccio, come spesso succede nelle Alpi. Questo potrebbe aver creato una posizione così innaturale”.
(Chiara Cecchini) 26 ago 2010
Fonte - Il Velino

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