mercoledì 19 gennaio 2011

Palio delle còmpagne del Finaro

PALIO DELLE COMPAGNE FINALESI 
stemma_palio
FINALBORGO XV SECOLO
La rievocazione che presentiamo vuole ricordare le feste indette nel lontano 1452, nel giorno di Santa Caterina, dal Marchese Giovanni per celebrare la ricostruzione delle case e delle mura del Borgo. Siamo alla metà del XV secolo.
Il Marchesato era una spina piantata nel cuore della Repubblica Genovese, ne divideva il territorio, interrompendone le comunicazioni terrestri ed insidiandone il monopolio commerciale sulla costa ligure. La Repubblica, mediante le convenzioni del 1292, del 1340 e del 1385, aveva cercato di costringere i Del Carretto a riconoscere il dominio della Superba (così era nominata la Repubblica di Genova) su Finale, ma i Marchesi, forti della investiture avute nel passato, si riconoscevano indipendenti e sudditi esclusivamente dell'Impero. Nel 1447 era Signore del Finale il Marchese Galeotto Del Carretto, che già nel 1421 e nel 1436 aveva combattuto contro la Repubblica, mentre Genova nelle mani della Famiglia Fregoso. Il 4 dicembre 1447 i genovesi dichiarano di nuovo guerra a Galeotto adducendo come motivo l'ospitalità concessa dal Marchese alla famiglia degli Adorno (precedentemente Dogi di Genova), all'epoca caduti in disgrazia e esiliati. La guerra dopo due anni volse a favore dei genovesi, che presero Castel Govone col tradimento (8 febbraio 1449) e successivamente, il Borgo, mentre Galeotto cercava aiuti in Francia, dove trovava la morte al servizio di Re Carlo VII. Il di lui fratello, Giovanni, ottimo condottiero, riuscì in un solo giorno (20 dicembre 1450) a riconquistare il Finale ai genovesi e, da freddo calcolatore ed abile diplomatico quale era, riuscì (Genova era economicamente in difficoltà per il costo dell'esercito) a concludere la pace il 7 agosto 1451, ratificata a Finale il 12 agosto dello stesso anno. La volontà del Marchese e del popolo completavano intanto, in brevissimo tempo, la ricostruzione del Borgo raso al suolo dai genovesi. Nel 1448 il Marchese Giovanni decise di muovere guerra contro Genova (approfittando delle crisi interne della Repubblica) per riconquistare le terre del marchesato ancora in mano genovese. Riconquistando in breve tutta la riviera di ponente, fino alla valle di Stellanello e Pieve di Teco, esclusa la fascia litoranea, fece sì che questa guerra si concludesse con notevoli vantaggi per il marchesato. Complessivamente dal 1447 al 1459 si combatterono ben tre guerre tra la Repubblica ed il Marchesato e, mentre Genova cadeva sotto la dominazione straniera, il Marchesato ne usciva più potente di prima, garantendosi un secolo di benessere e prosperità. Il Marchese Giovanni I Del Carretto morì all'inizio del 1471, lasciando la giovane moglie Biscontina Adorno reggente per i suoi figli, tutti ancora minorenni.
IL PALIO
 Ad aprire la grande "FESTA DEL MARCHESATO" sarà il “XXIII PALIO DELLE COMPÀGNE”. Teatro del Palio sarà la piazza Vittorio Emanuele II che si trova nel cuore del rione Marina. La piazza sarà trasformata in un suggestivo accampamento medievale. Una maestosascenografia ospiterà gli arcieri campioni di ogni rione e le squadre di sbandieratori che disputeranno la loro gara, oltre a numerosi altri spettacoli ai quali parteciperanno centinaia tra figuranti, musici e attori. Anche quest'anno, il Centro Storico del Finale ha l'onore di palio_1collaborare con altre associazioni finalesi: il C.I.V. e la Compagnia di San Pietro di Marina, i Garosci di Pia e Varigotti Insieme di Varigotti.
BENEDIZIONE PALIO
Nella piazza antistante la Basilica di San Giovanni Battista, avrà luogo la benedizione del Palio. Una piccola rappresentanza dei Rioni, con i rispettivi arcieri campioni che si contenderanno il Palio, partirà dal Palazzo del Comune con un breve corteggio storico per giungere dinnanzi al Parroco della Basilica di Marina, che con una breve cerimonia darà la sua benedizione al vessillo. Per l'occasione, il Centro Storico del Finale darà luogo alla celebrazione della storica offerta del Cero Propiziatorio alla Basilica, rievocando un'antica tradizione medievale.
PALIO DEGLI ARCIERI
Dopo il Corteggio Storico per le vie cittadine, la piazza Vittorio Emanuele II sarà la splendida cornice nella quale si disputerà l'avvincente Palio delle Compàgne: gara tra Arcieri campioni di ogni Rione. L'ormai consolidata giostra di tiro con l'arco antico, condurrà all'assegnazione del Palio alla Compàgna vincitrice. Il Rione Varigotti, detentore del Palio, con i colori rosso-blu e coordinato dall’Associazione “Varigotti Insieme” cercherà di difendere il titolo contro le frecce giallo-rosso del Rione Borgo coordinato dalla “Compagnia Arcieri della Torre dei Diamanti”, di quelle bianco-azzurro del Rione Pia coordinato l’Ass.ne “I Garosci”, e da quelle bianco-nero del Rione Marina coordinato dalla “Compagnia di San Pietro”. Tutti i rioni stanno accuratamente selezionando i loro campioni da far giungere nella piazza per la disputa del palio.
TROFEO SBANDIERATORIsbandieratori
Gli Sbandieratori, scelti tra i migliori in Italia, per aggiudicarsi il trofeo, hanno il compito di entusiasmare una giuria popolare della spettacolarità della prova eseguita. I campioni in carica, gli Sbandieratori Città Di Amelia, rimetteranno in gioco l'ambito Vessillo del Marchesato, affrontando altri tre agguerriti e decorati gruppi. Nel pomeriggio i quattro gruppi si esibiranno nei rioni Finalesi e dopo un colorato corteo giungeranno in piazza Vittorio Emanuele II, per dare inizio alla gara.

FONTE-www.Centro storico del Finale.it

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