giovedì 9 dicembre 2010

Ristorante-tram?!......Roulotte-Cinema?!

Ristorante-Tram!?......Roulotte-Cinema?!
 Eh si …. in questi ultimi anni molti mezzi di trasporto vecchi e ormai prossimi alla rottamazione vengono trasformati o “riciclati” in “ibridi” inusuali ai nostri occhi . Molteplici sono i tentativi di condurre la cultura al di fuori dei luoghi deputati ad accoglierla, al di là delle mura istituzionali di musei e gallerie, oltre i circuiti del mercato, per inserirla in contesti che non le sono consueti. Già a partire dagli anni ‘70, a New York, l’arte dei graffiti invade la city, la trasforma, ne modifica l’assetto e la percezione, intervenendo sui vagoni della metropolitana, sulle fiancate degli autobus, sulle facciate degli edifici, delle scuole, delle banche. Itinerari imprevisti si aprono nel cuore della città contemporanea o nei luoghi ai margini delle metropoli multietniche e multiculturali, utilizzando mezzi di comunicazione alternativi, per decontestualizzare una cultura non più da consumare, ma da vivere. Una piccola roulotte rossa, alimentata da batterie agli ioni di litio che attingono energia da pannelli solari, è il cinema nomade più piccolo del mondo dotato di personale di sala, schermo, poltroncine e destinazioni da definire, per cinefili senza dimora. Pronta ad accogliere gli appassionati più esigenti, la Cortomobile, cinema costruito in un’Alfaromeo 2000 berlina del 1974 verde, tende bordeaux che oscurano l’abitacolo, interni in stile animalier, ha uno schermo cinematografico in linea con il volante e il proiettore digitale sulla retrostante seduta, uscita di sicurezza e divieto di fumo. Nei siti più inconsueti il visitatore è sedotto e ironicamente stimolato da originali “non luoghi”, perde e ritrova se stesso in uno spazio nuovo del tutto sorprendente.





  Non solo: quando il viaggio incontra il jazz e la più tipica e raffinata ristorazione nascono spazi atipici e confortevoli come il Tramjazz, un tram d’epoca, uno Stanga del 1947 (che non è un tram qualsiasi ma quasi una leggenda) restaurato e risistemato come elegante ristorante e sala concerto viaggiante. Il progetto, curato da Nunzia Fiorini e Anna Maria Sciannimanico, per la struttura BRECCE per l’arte contemporanea, in collaborazione con TRAMBUS, propone al pubblico jazz, prodotti enogastronomici e tour notturno nel centro di Roma. Anche a Milano due vetture carrellate, ATMosfera1 e ATMosfera2, completamente restaurate, sono state trasformate in veri e propri ristoranti dal gusto retrò adatti a ospitare eventi culturali e cene di rappresentanza. Chef di fama internazionale propongono i piatti della tradizione milanese e degustazioni a tema dei migliori prodotti tipici regionali italiani. L’originalità, la qualità e l’importanza delle variopinte proposte, ora leggeri ed effimeri divertissement, ora iniziative importanti destinate a svilupparsi nel tempo, destano impressioni nuove ed efficaci, di meraviglia e sensibilizzazione nello spettatore-cittadino del mondo.



Il Jumbo Hotel si annovera tra gli esempi più destabilizzanti e creativi di recupero e valorizzazione di vecchi veicoli in disuso: uno dei leggendari Boeing 747 è stato trasformato in hotel di terra grazie alla divertente intuizione di Oscar Dios, un imprenditore svedese che ha aperto un hotel su un aereo costruito nel 1976 con 25 camere da 6 metri quadri l’una con un soffitto di tre metri di altezza e la suite in cabina di pilotaggio che offre uno spettacolare panorama sull’aeroporto di Stoccolma. Il ventaglio degli interventi culturali, che insolitamente si insinuano nel tessuto urbano, si colora di solidarietà e attivismo sociale, si irradia capillarmente per spronare e sollecitare le coscienze e la partecipazione collettiva nei confronti di temi di grande rilevanza civile.



In tal senso il Solidarbus, progetto realizzato a Genova dall’associazione onlus Music for Peace Creativi della Notte, prevede non solo la raccolta di fondi in denaro, ma anche di cibo, di materiale ospedaliero e di mezzi di trasporto che andranno a sostegno delle missioni ora attive in Palestina e nel Saharawi. Il bus-solidale raggiunge le scuole (principali referenti) e le diverse località liguri con l’intento di coinvolgere attivamente la popolazione nel progetto, mediante l’organizzazione di serate di musica, il cui biglietto d’ingresso viene pagato con un contributo in farina, saponi e generi vari. Anche il concorso letterario Subway è da includere tra le proposte alternative di fruizione culturale oggi proposte, in quanto utilizza la metro quale veicolo e canale di distribuzione privilegiato per la diffusione di libelli di racconti e illustrazioni grafiche di giovani promettenti scrittori precedentemente selezionati. La diffusione massificata della letteratura esordiente passa attraverso la città e la attraversa di mano in mano. Si recupera, si ricicla, si sperimenta la cultura del readymade e del “fai da te” che si oppone allo sfrenato e insensato consumo di merci nuove e patinate per investire su grandi e piccoli mezzi di comunicazione e di locomozione già esistenti per rendere più accessibile e fruibile uno spazio in continuo movimento.
Fonte: Tafter 05/12/10
Scritto da Federico Ghiglione

Nessun commento: