venerdì 3 settembre 2010

Corteo studentesco a Savona il 12 marzo

Si cancellano o si rendono inutili materie importanti di studio, si tagliano ore di insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali in meno), si sopprimono laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, si cacciano decine di migliaia di precari, eliminandone il posto di lavoro, soltanto in nome del risparmio, a spese di una istruzione sempre più impoverita, giudicata un investimento improduttivo da questo e dagli ultimi governi.
A tutto questo si aggiunge la ormai cronica situazione dei conti delle scuole, con la mancata liquidazione da parte del ministero dei pagamenti anticipati dalle scuole in questi anni. Casse vuote e contributi degli studenti che continuano ad aumentare per far sopravvivere gli istituti, ore di corsi di recupero tagliate, corsi a pagamento, materiale didattico insufficiente, progetti di avviamento professionale sospesi.
Caro libri, contributi aumentati, la scuola è sempre più una scuola di classe, in cui pochi possono permettersi un’istruzione degna di questo nome e tutti gli altri sono relegati in un futuro di incertezze e precarietà.
Per non parlare della situazione dell’edilizia. Edifici fatiscenti e privi di norme di sicurezza e di attrezzature adeguate stanno oamai diventando la norma. A tutto questo il governo risponde con tagli e provvedimenti che mirano scientemente allo smantellamento del sistema dell’istruzione pubblica e alla sua sostituzione con un sistema misto pubblico-privato, che non assicura il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione.
Facciamo nostro l’appello dei Cobas ad una mobilitazione unitaria di studenti, professori e personale Ata contro lo smantellamento della scuola pubblica ed invitiamo tutti gli studenti a scendere in piazza e manifestare il proprio dissenso contro queste politiche.
La scuola pubblica è al collasso. Quello che questo sistema ci prospetta è un futuro precario e senza diritti. Oggi la scuola, domani l’università ed il lavoro. Noi non possiamo restare a guardare!
 Fonte: http://napoli.indymedia.org/node/11864

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