San Pietro in Bevagna
Scoperto relitto di nave
risale al primo secolo a.C.
Posizionata a duecento metri dalla battigia e adagiata su un fondale di circa quattro metri di profondità, ha caratteristiche strutturali tali da far ritenere il suo utilizzo per il trasporto di masserizie, circostanza desumibile dalla particolare forma "bombata" dello scafo
Un'anfora trasportata dal galeone ritrovata sul fondo del mare di fronte Taranto
MANDURIA - I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Manduria nel corso di servizi di controllo economico del territorio sul litorale orientale della provincia jonica, in località Torre Borraco a San Pietro in Bevagna su segnalazione di alcuni bagnanti e con l'ausilio del nucleo sommozzatori della sezione operativa navale GdF di Taranto, hanno rinvenuto un'imbarcazione di epoca romana risalente al periodo tra il II e I secolo avanti Cristo.L'imbarcazione, posizionata a duecento metri dalla battigia e adagiata su un fondale di circa quattro metri di profondità, ha caratteristiche strutturali tali da far ritenere il suo utilizzo per il trasporto di masserizie, circostanza desumibile dalla particolare forma "bombata" dello scafo adibito a stiva e confermata dal rinvenimento nell'area adiacente all'imbarcazione di anfore in terracotta, alcune delle quali in buono stato di conservazione.
Il basso fondale ha consentito di individuare ad occhio nudo i fascioni in legno della nave, solo in parte sommersa dalla sabbia. E' tuttora in corso un'attività di coordinamento con la Soprintendenza ai beni archeologici di Taranto per l'avvio delle fasi di classificazione e catalogazione dei reperti rinvenuti.
Fonte La Repubblica- Bari .it
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